CONFINI (IN)VISIBILI
Le città che abbiamo costruito, per trovare rifugio e organizzare il nostro vivere in comunità, non hanno più muri o roccaforti per difenderci. I confini sono aperti, incerti, invisibili. La terra, con l'erba secca d'estate, gli argini di un canale che lambiscono il costruito, hanno perso la funzione di marcare una differenza.
Alcuni lo definiscono degrado, a me piace chiamarla speranza.